La quinta conferenza tematica di EAHN (European Architectural History Network) si è svolta dal 22 al 24 novembre 2017, organizzata da TU Delft e HNI di Rotterdam. Il vasto tema “The Tools of the Architect”, ovvero gli strumenti dell’architetto (o gli utensili, gli attrezzi, i pensieri – tutto ciò che serve per svolgere il mestiere dell’architettura) è stato declinato in 120 presentazioni da accademici e ricercatori d’Europa e non solo. Le diverse sessioni hanno rappresentato un elenco di tutto l’indispensabile per fare architettura: dalla matematica al disegno, dalla teoria alla mappa, attraversando i trattati, la fotografia, la scienza e tante altre discipline. La varietà del tema si è riflessa nelle tre keynote lecture del programma: dalle gipsoteche presentate da Mari Lending (Oslo School for Architecture and Design), al rapporto tra metodo e maniera nella pratica architettonica secondo Michiel Riedijk (TU Delft), fino alle mappe come strumento di progetto, in età moderna, studiate da Anthony Gerbino (University of Manchester). Oltre alle sessioni ordinarie, di particolare interesse è stata la tavola rotonda, coordinata da Suzanne Mulder di Het Nieuwe Instituut di Rotterdam, sul tema dell’archivio come strumento (di progetto, ricerca, memoria), in particolar modo nell’ambito dei cosiddetti “born digital archives”, di cui è stato presentato il caso dell’archivio di MVRDV come esempio.